Tecniche di pesca invernale - alto adriatico

Che tecnica di pesca adottare in inverno in alto adriatico?

Un caffè con Andrea Diotallevi



Ciao Andrea e grazie di aver accettato il mio invito, posso offrirti un caffè?

Ciao grazie per l'invito e... si accetto volentieri un caffè!

Allora Andrea, per chi ancora non ti conosce, raccontaci un po' di te.... come è nata la passione per la pesca

La passione della pesca mi appartiene da sempre, mi è stata trasmessa da mio papà che faceva gare di pesca alla trota. Quando avevo 4 - 5 anni vivevo con la mia famiglia nell'entroterra e fin da piccolo pescavo in fiumi e laghetti. Ho iniziato a fare le prime garette locali a 5 - 6 anni. Verso  i 10 - 11 anni, sempre con mio padre abbiamo iniziato a frequentare i "barconi" una specie di charter di pesca dove si andava ad insidiare sgombri e palamite. Poi crescendo, con un amico abbiamo comprato il primo gommone e ci siamo dedicati al drifting ma da subito abbiamo capito che si poteva fare di meglio. Vedere le mangianze di tonni e restare li immobili ad aspettare non era proprio divertente. All'inizio abbiamo provato a lanciare gli artificiali  sulle mangianze con le canne da vertical jig, all'epoca lo spinning offshore non era molto diffuso. Dopo le prime adrenaliniche esperienze cominciammo a ricercare materiali e a documentarci. Prevalentemente era materiale giapponese, iniziammo comprando una canna, provando materiali nati per altri tipi di pesca, poi con il tempo cominciammo a farci fare qualche canna un po più specifica.......

Quindi Andrea possiamo dire che  lo spinning è stato un "colpo di fulmine" ..... 

direi di si !

Quando hai maturato l'idea di cominciare a gareggiare.

La prima gara, se non ricordo male, è del 2012 a Fano dove arrivammo terzi, la successiva secondi e poi la terza primi. Successivamente sono nati i Campionati Italiani dove ho esordito con un terzo posti, poi un secondo e successivamente un primo.

E quest'anno se non erro un ottimo secondo posto..., ma avremo modo in futuro di raccontare l'esperienza dei Campionati Italiani.

Molto volentieri.... 

Veniamo adesso all'argomento di oggi: "le tecniche di pesca che si possono praticare in inverno" nel tratto di mare che tu frequenti maggiormente. Per chi non lo sapesse, Andrea abita in romagna a Santarcangelo di Romagna, per la precisione, e quindi parleremo di una zona di mare veramente difficile che va da Pesaro al delta del Po. Un’ansa di bassofondo dove è sempre più difficile vedere accostare grandi quantità di pesce che prediligono la rotta dritta verso nord mantenendosi al largo della costa romagnola. Questa particolare conformazione del litorale, basso e sabbioso, impone a molti pescatori offshore di percorrere molte miglia verso il largo prima di imbattersi in pesci di taglia. Generalmente il periodo migliore è quello che va dalla primavera all’autunno inoltrato, ma siccome Al bar dei pescatori ci piace saperne di più, la domanda che rivolgiamo al nostro gradito ospite è proprio questa: Andrea, basandoti sulla  tua esperienza, quali tecniche di pesca si possono praticare nel periodo invernale nella zona di mare che tu frequenti.

Posso raccontarti quello che faccio io, tutto l'inverno fino a febbraio marzo si può ancora insidiare i tonni che rimangono in zona anche se in quantità minori rispetto ad altri periodi, ovviamente ogni anno è diverso dall'altro, dipende molto dalle condizioni del mare e dalla quantità di pesce foraggio presente in zona. 

Si trovano sempre a molte miglia dalla costa?

Verso ottobre novembre, in realtà, accostano e quindi si possono fare uscite anche di mezza giornata perché i trasferimenti sono più brevi. Non è raro fare avvistamenti di singoli esemplari anche entro poche miglia dalla costa. 

Altra pesca possibile in inverno è il bollentino con il quale si possono insidiare scorfani, gallinelle e altri pesci di fondo, e se sei fortunato, anche qualche bella orata.

Sotto costa, invece si può insidiare "la regina d'inverno" la spigola o branzino, che dir si voglia. E' un pesce molto sospettoso e difficile da catturare lo si trova lungo le scogliere o vicino alle imboccature dei porti prevalentemente nella zona del ravennate o verso Ancona. Si può pescare a spinning anche da terra, o meglio, lungo le dighe foranee dei porti.

Se si possiede un'imbarcazione, una delle tecniche che in inverno rende ed è molto divertente è lo slow pitch jigging. Una tecnica che permette di insidiare grossi scorfani, qualche gallinella, ma in particolare le musdee conosciute anche con il nome di mostelle.

Bene, direi che per oggi è tutto, ringrazio Andrea Diotallevi per la disponibilità e spero che tu possa tornare ancora a trovarci "al bar dei pescatori"

Amici pescatori "PASSO E CHIUDO"








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