L' uso del radar nella pesca sportiva

Non solo strumento di navigazione ma anche compagno di pesca e prezioso alleato durante le gare. 



Il radar: strumento sconosciuto a molti diportisti, più conosciuto nel mondo della pesca professionale e da un po' di anni anche nella pesca sportiva. Navigando nelle acque dell'alto adriatico è molto frequente incontrare piccole imbarcazioni dotate di radar montato su di un palo al centro dell'imbarcazione o su di un roll bar. Questo perché in alto adriatico si possono formare improvvisi banchi di nebbia anche lungo le zone costiere specialmente nel periodo autunno-inverno.

Imbarcazione di raccoglitori di vongole della laguna veneta

 E' accaduto più volte anche a me di pescare tutto il giorno a qualche decina di miglia dalla costa e, nel rientrare, trovare un muro di nebbia davanti al porto.
Per approfondire questo argomento è venuto a trovarci qui "al bar dei pescatori" un amico, un abile pescatore ma anche grande conoscitore di tutta la strumentazione di bordo: è qui con me Andrea Iacovizzi.

Ciao Andrea e ben tornato

Ciao e grazie per l'invito

Andrea, oggi vorrei parlare di uno strumento che è in primo luogo un importante ausilio per la sicurezza in mare, ma come ho appreso dai tuoi seminari anche un utile supporto per la pesca.
Raccontaci il radar..........

Come giustamente dicevi tu, il radar, è un ottimo strumento di prevenzione che permette non solo di navigare con la nebbia oppure durante le ore notturne, ma permette anche di individuare le perturbazioni e comprenderne distanza e direzione. Anticipare l'arrivo di una perturbazione o aggirare una zona temporalesca sicuramente rende la navigazione meno rischiosa.
I radar di ultima generazione ci permettono, inoltre, di individuare le mangianze di gabbiani fino a circa un miglio, un miglio e mezzo dalla barca. Oltre risulta piuttosto difficile. Anche il radar come l'ecoscandaglio ha un cono di visualizzazione e quindi più ci si allontana dalla sorgente/ricevitore più risultano piccoli gli oggetti. Un gabbiano, che è già molto piccolo, diventa confondibile con un disturbo sullo schermo del radar, oltre il miglio e mezzo.
Questa nuova generazione di strumenti, che non usa più la tecnologia con il "magnetron" per produrre l'onda, ma utilizza un sistema tipo "doppler" ha la facoltà di seguire la traccia degli oggetti sul monitor.

Mi sembra molto interessante....

In effetti questa funzione permette di valutare la direzione delle imbarcazioni visibili sul radar e allo stesso modo di analizzare la direzione delle mangianze di gabbiani, in modo da stabilire una rotta che permetta di trovarsi dove probabilmente si sarà spostata la mangianza, durante il tempo a noi necessario per raggiungerla.

Quindi posso anche vedere dove si trovano le barche in pesca...

Si certo, diventa molto utile in gara per vedere la disposizione degli altri concorrenti rispetto al campo di gara, in modo da studiare la strategia migliore.
Vorrei aggiungere che questa generazione di radar permette di individuare le perturbazioni e la pericolosità degli oggetti in movimento. In particolare riesce ad individuare gli oggetti che hanno una direzione collidente con la nostra e di conseguenza segnalarli con un colore differente, per avere un feed back immediato.

Mi sembra una funzione molto utile anche per il diporto nautico, specialmente per chi utilizza saltuariamente l'imbarcazione e non ha grande "dimestichezza" con l'interpretazione dell'immagine radar!! Andrea, da un punto di vista delle caratteristiche come ci si può orientare.

Per prima cosa è necessario comprendere la potenza del radar che si desidera acquistare, al di sotto di 4 kW non vale la pena di acquistarlo. Questo è uno strumento che: o si acquista di buona qualità o non ne vale la pena di investire denaro in uno strumento poco utilizzabile.
Dove possibile è sempre meglio montare antenne aperte di tipo open array che ovviamente ha una maggiore superficie di antenna ma, può risultare poco funzionale su barche medo-piccole dove invece la tipologia radome, cioè chiuse, risulta più pratica e meno ingombrante.

Cosa molto importante: l'antenna radar, qualunque essa sia, va sempre e solo montata perfettamente in piano.

Scia blu delle imbarcazioni in movimento visibile con radar doppler



Scusa Andrea però su alcune imbarcazioni speciali ho notato antenne radar montate leggermente in avanti, perché?

L'avrai sicuramente visto sulle barche di ricerca e soccorso del S.A.R.. In questo caso si accetta di perdere parte del campo visivo posteriore (perché se inclino in avanti l'antenna dietro vedo solo il celo) a favore di un recupero di angolo incidente anteriore guadagnando parte "dell'angolo morto".

Oppure, su imbarcazioni che, anche a bassa velocità, hanno un elevato angolo di planata, montano il radar leggermente in avanti per far si che in condizioni operative normali si disponga parallelo alla superficie del mare.



Quindi se ho capito bene il fascio del radar si comporta come un fanale di auto, se lo inclino verso il basso illumino più vicino.

Esatto, ma ripeto, serve esclusivamente per la ricerca, questo tipo di installazione fa si che i fasci del radar e dell'ecoscandaglio si compensino il più possibile riducendo al massimo le zone non visibili davanti alla barca. 
Anche l'altezza dell'antenna è importante, non dovrebbe essere mai sotto i 230 - 250 cm di altezza.

Nelle grandi navi non esiste il problema dell'altezza dell'antenna.

Si ma hanno un altro problema, che è quello di un ampio angolo morto attorno alla nave ed è per questo motivo che spesso viene installata una ulteriore antenna a prua montata più in basso.

Ha una funzione simile al radar di  superficie  montato sulle navi militari, ovviamente non per gli stessi motivi !!
Certo è che il radar non è uno strumento che lo acquisti e subito lo usi a pieno, dalle tue parole si evince che è uno strumento che ha bisogno di molta esperienza o formazione per comprendere a pieno i segnali che ti restituisce.

Personalmente ho passato molte ore ad usarlo per acquisire l'esperienza necessaria ad una lettura "utile". Una cosa che mi ha agevolato è l'aver montato una bussola satellitare. Questo strumento una volta interfacciato, consente di effettuare l'overlay del segnale radar sulla cartografia. Questa funzione, possibile solo con l'ausili della bussola mi ha permesso di apprendere con più facilità il significato di alcuni segnali radar, come ad esempio la conformazione della costa, uno scoglio o l'imboccatura di un porto. E' bene però ricordare che l'uso di questa particolare funzione deve essere ASSOLUTAMENTE preceduto da una taratura in modo che qualsiasi discrepanza di allineamento venga compensata, altrimenti non si potrà avere una adeguata sovrapposizione del segnale radar alla cartografia.

immagine radar di una zona portuale
immagine radar e cartografica in overlay



L'altro elemento che compone l'apparecchiatura radar è il monitor, ci sono indicazioni utili anche su questo componente?

Direi proprio di si, anzi per certi aspetti, il monitor adeguato è parte integrante del risultato interpretativo. La dimensione e la risoluzione del monitor dipendono molto dalla scala che si predilige nella visualizzazione radar. Ad esempio se si utilizza una scala da 1,5 miglia nautiche non è assolutamente consigliabile scendere al di sotto di uno schermo da 5 pollici (visualizzazione tutto schermo). Se si possiede uno schermo da 10 pollici si possono adottare due visualizzazioni contemporanee (es. radar e GPS). Non è assolutamente possibile avere la presunzione di leggere le informazioni visualizzate dal radar in una porzione di schermo più piccola di 5 pollici, specialmente se lo si utilizza anche per la ricerca delle mangianze di gabbiani.

Quindi, una buona antenna e uno schermo adeguato alla risoluzione prevalentemente utilizzata sono le due caratteristiche fondamentali per poter usufruire a pieno di questo importante strumento !!

Bene, anche per oggi "dal bar dei pescatori" è tutto, ringrazio per la sua disponibilità e competenza Andrea Iacovizzi, a presto....... "PASSO E CHIUDO"








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