La condizione atletica nella pesca al tonno rosso

 Come prepararsi durante la bassa stagione per mantenere una condizione fisica tale da godere al massimo dei combattimenti durante il periodo di massima attività?


nella foto l'amico Denis Boschetti

La domanda espressa nel titolo è uno di quei quesiti che nessuno si pone salvo poi passare la canna al compagno di barca, perché  stremati dal combattimento, rinunciando a portare a termine il testa a testa con il proprio avversario pinnuto.

La maggioranza dei pescatori dalla barca non ama molto parlare di preparazione atletica, perché ritenuta insignificante nella pesca, affidandosi  esclusivamente alle capacità e all'esperienza nella gestione della cattura.

C'è da dire che l'esigenza di mantenere una buona condizione atletica non è per tutti uguale e le attrezzature possono comunque in parte sopperire alle carenze fisiche agevolando il recupero del pesce. 

Sarà capitato a molti di voi veder apparire mangianze di tonni, attorno alla barca, durante una battuta di spinning, e non poterle seguire perché alle prese con un pesce allamato che non ne vuole sapere di raggiungere la superficie. E' sicuramente una situazione che non piace molto agli altri componenti l'equipaggio, costretti ad incrociare le braccia in attesa del completo recupero da parte dell'angler di turno. Anche in ambito agonistico un più veloce recupero della preda, grazie anche ad una buona condizione atletica, predispone a maggiori possibilità di catture che, in gara, corrispondono ad una ascesa nella classifica finale.

Come mi hanno insegnato i miei maestri, il miglior modo per allenarsi nella cattura dei tonni XXL è quella di catturarne molti, ma purtroppo gli impegni lavorativi e le condizioni meteo limitano molto le occasioni alla maggior parte dei pescatori amatoriali. 

Ecco perchè una buona preparazione "a secco" può migliorare la resistenza durante il combattimento e velocizzare il recupero, esigenze più sentite nello spinning offshore ma in parte anche nel drifting.

Arrivare preparati ad un combattimento consente di godere al massimo dell'esperienza e di sfruttare a pieno le poche, per alcuni rare,  occasioni che un pescatore amatoriale si trova ad affrontare.

Se si analizza il movimento del pescatore durante il combattimento si può notare come tutto il corpo è coinvolto e, i diversi distretti muscolari, sono impegnati in vario modo a mantenere l'equilibrio, a contrastare la trazione del pesce e a recuperare metri di lenza per portare la preda sotto bordo. 

Risulta quindi necessario allenare sia l'apparato cardiocircolatorio per mantenere una buona ossigenazione che il sistema muscolare coinvolto nell'azione di contrasto alle fughe del pesce.

Un ottimo esercizio che permette di allenare entrambe queste caratteristiche è il vogatore. Sia la tipologia di gesto richiesto, sia l'impegno necessario, mostra una grande affinità con l'azione svolta dal corpo del pescatore durante il combattimento.  Allenarsi 30 - 40 minuti per seduta, ripetuta 2 -3 volte la settimana, permette di mantenere una buona condizione atletica nel periodo di sosta o nei lunghi "buchi" tra una uscita e l'altra.  Il vogatore è un ottimo strumento per un condizionamento fisico generale, è bene però fare attenzione ad alcuni dettagli prima di intraprendere una seduta di allenamento. Per prima cosa è necessario controllare bene la regolazione dell'appoggio dei piedi, una errata regolazione può comprimere troppo l'articolazione del ginocchio o sovraccaricare la cerniera lombare. Anche la regolazione della resistenza è fondamentale. Chi non conosce bene l'attrezzo è portato ad impostare una resistenza piuttosto elevata non pensando di doverla sostenere per 30 - 40 minuti. Se vi trovate in un Club affidatevi ai consigli degli istruttori presenti, se invece, possedete un vogatore ad uso casalingo, è consigliato iniziare con una resistenza bassa controllano il numero di "colpi" al minuto. Quando sarete in grado di mantenere 26-27 remate al minuto per tutta la durata della seduta di allenamento, sarete in grado di aumentare la resistenza ricordando però di ridurre il numero di vogate a 21 -22.


Per i più volenterosi, è possibile integrare il lavoro al vogatore con altri esercizi di tonificazione generale che possono essere eseguiti con l'ausilio di apparecchiature isotoniche (le classiche strumentazioni presenti nei Wellness Club) oppure attraverso esercitazioni Cross Fit.

E' bene esercitare sempre tutti i muscoli del corpo: gli arti inferiori hanno il compito di stabilizzare il corpo del pescatore prevenendo la caduta in acqua, mentre le braccia e tutti i muscoli della trazione concorrono a recuperare metri di lenza e direzionare la preda dove si desidera.


Contrariamente a quello che molti pensano la pesca ai grandi predatori richiede una buona condizione atletica per portare a termine il combattimento nel miglior modo possibile. Allenarsi quando non si può uscire in mare garantisce il mantenimento della condizione fisica che risulterà utile quando invece sarà possibile uscire con maggiore regolarità.

Un buon sviluppo fisico generale non è solo propedeutico alla pesca dei grandi predatori ma è anche una buona abitudine da perseguire in tutte le stagioni a "secco" o in mare......

In inverno il numero delle uscite si riduce drasticamente, sia per le condizioni meteo sia per le diverse abitudini dei pesci. Una buona preparazione consente di mantenere la condizione necessaria.
 

Bene cari amici anche per oggi è tutto qui "al bar dei pescatori" alla prossima "PASSO E CHIUDO"


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