Pesca alla Palamita nelle acque Piombinesi

 Zona che vai Pesca che trovi.........

In questo articolo assieme all'amico, e grande pescatore, Gian Luca Magri racconteremo come si catturano i "missili del mare" a light drifting nelle acque del canale di Piombino.


Prima di iniziare permettetemi di dare il ben tornato a Gian Luca che, oltre ad essere un esperto pescatore, è anche un ottimo divulgatore, e grazie al suo charter di pesca riesce a trasmettere preziosi consigli a tutti coloro che decidono di salire a bordo con lui.

Grazie Luca

Allora Gian Luca, l'argomento di oggi è la pesca delle palamite nella tua zona. Raccontaci.......

Diciamo che nel mare della toscana ed in particolare nella mia zona le palamite arrivano nella tarda primavera. Prediligono le zone di mare dove sono presenti importanti risalite o secche e solitamente non si manifestano con mangianze a pelo acqua.

Molto diverso rispetto a quello che accade in alto adriatico dove solitamente pesco io.

Si esatto, da te arrivano quasi a fine estate e capita molto spesso di vedere cacciate in superficie, questo grazie all'elevata presenza di pesce foraggio.

Vero, ma torniamo alle acque toscane.

La tecnica che prediligo per la cattura delle palamite è il light drifting, ma si possono catturare anche a traina.

Come prepari la tua battuta di pesca?

Faccio una piccola ricerca sulle zone che ritengo più idonee e quando lo scandaglio mi suggerisce la presenza di palamite butto l'ancora tenendo conto della corrente e del vento in modo tale che la pasturazione che andrò a fare transiterà nella zona prescelta per la battuta di pesca.

Parlavi di pasturazione, come è corretto pasturare per questi pesci?

La soluzione che mi ha dato maggiore risultato è costituita da due tipologie di pasturazione sempre con l'intramontabile sarda. Una parte di trito molto fine ottenuto attraverso l'uso di un pasturatore elettrico e una parte composta da piccoli pezzetti di sarda tagliati a mano. La cosa più importante è una pasturazione non eccessiva ma continua. In questo modo si tiene il branco sempre vicino alla barca ma si lasciano i pesci "con la fame" in modo che la nostra esca risulti il boccone più appetitoso che possono trovare.

Parliamo di attrezzatura, quale prediligi per questo tipo di pesca?

Come canna utilizzo una tipologia di canna tipo bolognese ma ovviamente più strong, ad esempio la Colmic Imperium, una allround di 5 metri perfetta per questo tipo di pesca dalla barca, alla quale abbino un mulinello 4000 imbobinato con un nylon da 0,25.

Come prepari l'apparato pescante?

Ci sono due soluzioni che adotto, generalmente pesco con il galleggiante scorrevole ma in presenza di molta corrente preferisco adottare la soluzione più classica senza galleggiante.

Spiegaci meglio

In assenza di corrente o con poca corrente un galleggiante a pera scorrevole da 20 gr. mi permette di posizionare le mie esche a batimetriche differenti seguendo la curva di caduta della pasturazione. In questo caso il galleggiante ha il solo scopo di mantenere la lenza alla profondità desiderata.

Come si fa nel drifting classico utilizzando il palloncino o la bottiglietta....

Si esatto, essendo però una pesca più "light" un galleggiante a pera assolve perfettamente a questa funzione.

E come porepari la lenza?

Come dicevo inserisco il galleggiante scorrevole nel trave al di sopra del galleggiante, alla quota desiderata, metto uno stopper ed una perlina per fissare la corsa del galleggiante. Al termine del trave inserisco una torpilla da 4 - 5 gr. sempre sovrapposta da una perlina in modo che il galleggiante sia sempre in battuta sulle perline sia sopra che sotto. Il trave termina con una girella tripla alla quale applico a valle 3-3,5 metri di fluorocarbon da 0,20.

Peschi molto sottile........

Le acque limpide e cristalline ci impongono diametri più sottili che in altre parti del mediterraneo, e per questo è necessario utilizzare prodotti di qualità che abbiano una ottima tenuta al nodo. Al termine applico un rinforzo di 20 cm. con un fluorocarbon da 0,28-0,33 al quale sono applicati due ami fissi e lego alla lenza con un nodo di sangue.

Sardina intera o trancio?

E' sempre consigliato pescare con la sarda senza testa e coda perchè risulta più catturante, ma se ci si accorge che sono presenti molti piccoli pesci come boghe o altro pesce foraggio la sarda intera garantisce una maggiore tenuta e resistenza.

Ci sono altri accorgimenti che puoi suggerire agli amici del "bar dei pescatori"?

Ad esempio è preferibile pescare con le canne orizzontali, cioè parallele alla superficie del mare e con l'archetto del mulinello aperto. In questo modo dopo l'allamata che sarà segnalata dalla fuoriuscita del filo dal mulinello abbiamo tutto il tempo di prepararci, chiudere l'archetto e ferrare. 

Non c'è fretta....

No, la palamita una volta afferrata la sarda parte orizzontalmente ma non molla la preda. Un'altra cosa importante da dire è relativa all'ultima parte del combattimento.

Cioè?

La palamita non è mai doma, pertanto prima di guadinarla è bene essere sicuri che sia veramente stanca e con la testa fuori dall'acqua. Capita spesso che una volta portato il pesce sotto bordo riparta come un V2*

*(citazione tipica toscana della nostra generazione. Il V2 è stato uno dei primi missili balistici impiegati nell'ultima fase della seconda guerra mondiale che aveva come peculiarità una altissima velocità di partenza)

Bene con questa ultima citazione Amarcord anche questo incontro con Gian Luca Magri è terminato un saluto a tutti gli amici pescatori ed anche per oggi qui dal "bar dei pescatori" è tutto "Passo e Chiudo"



Qui di seguito  il terminale descritto da Gian Luca Magri nell'articolo



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